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Il Palio si illumina con Luminosa Bogliolo

di Luca Perenzoni

Con una Bogliolo così, viene naturale definire Luminosa la serata del Palio della Quercia in regime di Covid-19. Il 12″90 con cui l’ostacolista ligure ha regolato e dominato i 100hs del Palio è stato uno dei piatti forti del Palio numero 56 andato in scena stasera nonostante le tante restrizioni e le difficoltà di questo 2020 pandemico.
L’Us Quercia Trentingrana ha voluto insistere e alla fine ha vinto lei; ha vinto il Palio che con una serata così si erge a simbolo dello sport trentino che vuole resistere alle difficoltà. O meglio, andare oltre gli ostacoli, proprio come fa la venticinquenne Bogliolo, principessa di Rovereto dopo aver già conquistato il suolo di Diamond League di Stoccolma ed essersi ormai ritagliata su misura un ruolo di protagonista europea a tutto tondo.
Sull’azzurra pista di Rovereto, nella sua scia si è inserita la statunitense Talyiah Brooks (13″09) che in chiusura di serata avrebbe poi sbancato il salto in lungo (6,51), superando nell’ultimo tentativo di un solo centimetro l’inglese Abigail Irozuro, con la diciottenne figlia d’arte Larissa Iapichino buona terza in 6,43 dopo aver faticato a trovare le giuste misure con la pedana lagarina.

Luminosa Bogliolo vince i 100hs al Palio Città della Quercia del 2020

JACOBS 10.21 – Lo sprint di Marcell Jacobs vale il secondo posto a Rovereto. Si risolve in favore del sudafricano Akani Simbine il duello sui 100 metri: è uno dei big della velocità, quarto l’anno scorso ai Mondiali di Doha, e vince in 10.17 (+0.5). L’azzurro corre bene nella prima parte di gara, prova a distendersi ma perde brillantezza nel finale, per chiudere con 10.21. Buona la fase lanciata di Fausto Desalu (Fiamme Gialle), specialista dei 200, che in 10.33 si porta a quattro centesimi dal suo primato.

Nei 100m Marcel Jacobs viene preceduto dal campione sudafricano Akani Simbine (foto Marco Volcan)

400: FOLORUNSO SU BORGA – Si fa valere Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) nei 400 metri, stavolta senza barriere, lottando per il successo fino alla fine. L’azzurra è seconda in 52.77, a un soffio dalla campionessa tedesca Corinna Schwab che resiste in testa con 52.69. E ancora un bel risultato di Rebecca Borga (Fiamme Gialle), terza in 52.84, perché la 22enne veneziana riesce a migliorarsi per la quarta volta nel 2020. Primato stagionale per Raphaela Lukudo (Esercito), 53.10 al quarto posto, poi Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano, settima con 53.59) e firma il personale anche la 21enne veronese Anna Polinari (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco), ottava in 53.88.

CONFERMA BONVECCHIO – Pochi giorni dopo esser ritornato sul trono tricolore, Norbert Bonvecchio (Atletica Trento) si è confermato anche nel Palio della Quercia, cogliendo un prestigioso successo internazionale con un terzo lancio da 76,37 davanti a Roberto Orlando (75,46) e al finlandese Jami Kinnunen, fermatosi a 74,13.

Norbert Bonvecchio vince anche il Palio dopo il fresco titolo italiano (foto Marco Volcan)

RANDAZZO SFIORA GLI OTTO – Come al femminile, anche nel concorso maschile un singolo centimetro ha decretato la vittoria: 8 metri tondi tondi per il sudafricano Ruswahl Samaai, uno in più rispetto a quanto fatto dal siciliano Filippo Randazzo (Fiamme Gialle che) atterra a 7,99 (+0.7) con il terzo salto, dopo il 7,92 al turno precedente, ma il catanese poi trova tre nulli; terzo l’altro siciliano in gara, il messinese Antonino Trio (Athletic Club 96 Alperia) con 7,72 (+0.7). Poco dietro, un Lorenzo Naidon (Us Quercia Trentingrana) in condizione fisica precaria riesce a piazzare al primo salto un 7,34 che gli vale il nuovo primato personale, prima di fermarsi per non incorrere in problemi maggiori alla caviglia di stacco.

LAMBRUGHI E PERINI – Nei 400 ostacoli finisce terzo il campione italiano Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) con 50.38 e un tuffo sul traguardo per lasciarsi alle spalle il turco Yasmani Copello, bronzo olimpico ai Giochi di Rio. Davanti il francese Wilfried Happio (49.28) precede l’estone Rasmus Magi (49.79). Ci vuole il fotofinish per decretare il vincitore dei 110hs: lo statunitense Freddie Crittenden beffa il britannico Andrew Pozzi, 13.31 (+0.6) per entrambi sull’altro americano Aaron Mallet (13.39). E’ quarto Lorenzo Perini (Aeronautica, 13.61), a una manciata di centesimi dal 13.53 del tricolore di Padova, poi settimo Hassane Fofana (Fiamme Oro, 13.82).

OTTOCENTISTI OK – Progressi per i giovani specialisti degli 800 metri. Si migliora Simone Barontini (Fiamme Azzurre): il 21enne anconetano, pluricampione italiano sulla distanza, prova ad inseguire la coppia keniana di testa e poi chiude quarto in 1:46.64, togliendo 23 centesimi al personale che aveva realizzato nella scorsa edizione di questo meeting. Anche il brianzolo Gabriele Aquaro (Team-A Lombardia) firma il suo primato, quinto con 1:47.01. Davanti c’è il bronzo mondiale Ferguson Rotich (1:44.82) sul connazionale Collins Kipruto (1:45.26). Applausi per Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto), ventenne romeno che vive da oltre un decennio in Italia, sceso a 1:46.41. Sempre negli 800, ma al femminile, la tricolore Elena Bellò (Fiamme Azzurre) con 2:02.08 coglie il secondo tempo in carriera. Quinto posto della vicentina, nella gara vinta dalla norvegese Hedda Hynne in 1:59.15, più dietro Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) che rallenta nel finale ed è settima con 2:04.64.

DALLE PEDANE – La migliore delle italiane nel giavellotto è ancora Carolina Visca. Dopo aver confermato il tricolore assoluto a Padova, la campionessa europea under 20 chiude quinta a Rovereto con 54,90 superando Sara Jemai (Esercito, 52,75). Per la tedesca Christin Hussong, oro continentale a Berlino 2018, l’acuto a 61,13 arriva nell’ultimo turno, quando ormai era già sicura della vittoria. Secondo posto e record nazionale del Benin per Pascaline Adanhouegbe (Cus Pro Patria Milano) che si porta a 56,75.

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L'avvenente americana Taliyah Brooks vince il lungo e seconda sui 100hs (foto Marco Volcan)

GIOVANI – Nella gara di mezzofondo per gli under 23, quella dei 3000 siepi, cresce Francesco Breusa (Cus Torino) che toglie oltre sette secondi al proprio limite in 8:54.20, ma anche lo junior trentino Massimiliano Berti (Valchiese), classe 2002, con un notevole 8:55.81, poi Giovanni Gatto (Us Quercia Trentingrana, 9:03.58) e Marco Fontana Granotto (Expandia Atl. Insieme Verona), al personale di 9:05.41. Tra le donne, sui 1500 metri, la genovese Ludovica Cavalli (Bracco Atletica) arriva a quattro decimi dal suo primato con 4:20.12.

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